Luoghi di Culto

Cappella della Madonna di Loreto

La cappella venne realizzata nel 1578 per volontà di Pietro Foglietta.

La notizia è attestante da un’epigrafe sulla parete di fondo a sinistra dell’altare in cui si legge : “Questa cappella de Santca Maria de Loreto l’ave fatta fare Pietro Foglietta per sua devozione A di 22 magio 1578” e sorge in una zona periferica rispetto al paese alle pendici dei Monti Lepini.
L’edificio si presenta costruito in muratura con filari irregolari di pietra calcarea compatta a faccia vista, con copertura a falde in laterizio e un piccolo campanile a vela. La facciata si esaurisce in un arco di circa due metri di larghezza e in una piccola apertura rettangolare sulla destra che da luce al romitorio.
L’architettura della cappellina ad aula unica è molto sobria: presenta una semplice pianta rettangolare coperta con volta a botte impreziosita da affreschi coevi, che rivestono completamente sia le pareti che la volta. Le pareti sono divise in otto riquadri (quattro per ciascuna parete) raffiguranti figure di Santi e della Vergine; a sinistra dell’altare è presente un augurio musicale; sull’imbotte della volta si trova un motivo decorativo floreale e sul fondo una rappresentazione della Trinità.
Oltre alla cappella dedicata alla Madonna di Loreto, il piccolo complesso è costituito dalla annessa casa dell’eremita e dai ruderi dell’ex chiesa-convento di S. Francesco probabilmente costruito in data successiva intorno al XVII secolo. Tale edificio è stato recentemente restaurato (fine lavori anno 2005) e ha puntato alla reintegrazione dell’immagine originaria dell’architettura.
La devozione del popolo di Supino alla Madonna di Loreto, fu custodita ed alimentata dalla Pia Unione; la sua origine risale agli inizi del XVII secolo con la stesura di un particolare Statuto che rispecchiava il duplice aspetto religioso e assistenziale dell’associazione.
Per l’aspetto religioso, si affidava la custodia della chiesetta alla vigilanza di un custode denominato "Eremita".
Mentre l’aspetto assistenziale (tuttora vigente) si concretizzava nell’aiutare, specialmente nei momenti di lutto, le famiglie degli iscritti, quando le necessità economiche erano aggravate da precedenti malattie, per cui veniva assicurato un servizio funebre a carico della Pia Unione.

Nelle Vicinanze:
Mura Poligonali (IV-II secolo a. C)
“Mura di terza maniera” rinvenute in località Ortelle. A sostegno di un terrazzamento per recupero terreno da coltivare, sono costituite da due tratti continui, che formano un angolo retto, e della lunghezza di circa dieci metri ciascuno. A testimonianza di una possibile presenza di una comunità agro-pastorale in loco”.
La notizia è attestante da un’epigrafe sulla parete di fondo a sinistra dell’altare in cui si legge : “Questa cappella de Santca Maria de Loreto l’ave fatta fare Pietro Foglietta per sua devozione A di 22 magio 1578” e sorge in una zona periferica rispetto al paese alle pendici dei Monti Lepini.
L’edificio si presenta costruito in muratura con filari irregolari di pietra calcarea compatta a faccia vista, con copertura a falde in laterizio e un piccolo campanile a vela. La facciata si esaurisce in un arco di circa due metri di larghezza e in una piccola apertura rettangolare sulla destra che da luce al romitorio.
L’architettura della cappellina ad aula unica è molto sobria: presenta una semplice pianta rettangolare coperta con volta a botte impreziosita da affreschi coevi, che rivestono completamente sia le pareti che la volta. Le pareti sono divise in otto riquadri (quattro per ciascuna parete) raffiguranti figure di Santi e della Vergine; a sinistra dell’altare è presente un augurio musicale; sull’imbotte della volta si trova un motivo decorativo floreale e sul fondo una rappresentazione della Trinità.
Oltre alla cappella dedicata alla Madonna di Loreto, il piccolo complesso è costituito dalla annessa casa dell’eremita e dai ruderi dell’ex chiesa-convento di S. Francesco probabilmente costruito in data successiva intorno al XVII secolo. Tale edificio è stato recentemente restaurato (fine lavori anno 2005) e ha puntato alla reintegrazione dell’immagine originaria dell’architettura.
La devozione del popolo di Supino alla Madonna di Loreto, fu custodita ed alimentata dalla Pia Unione; la sua origine risale agli inizi del XVII secolo con la stesura di un particolare Statuto che rispecchiava il duplice aspetto religioso e assistenziale dell’associazione.
Per l’aspetto religioso, si affidava la custodia della chiesetta alla vigilanza di un custode denominato "Eremita".
Mentre l’aspetto assistenziale (tuttora vigente) si concretizzava nell’aiutare, specialmente nei momenti di lutto, le famiglie degli iscritti, quando le necessità economiche erano aggravate da precedenti malattie, per cui veniva assicurato un servizio funebre a carico della Pia Unione.

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